sabato 2 settembre 2006

Sul Monte Bano ... o... di come tutto ritorna a Madre Natura

Eccomi qui tornata a postare le mie ferie gitose!!! Iniziamo con una bella immaginina:
qui in questa cucina qualcuno visse e provò intense emozioni. Trattasi di una casa facente parte di un borgo collocato sui monti della Liguria abbandonato negli anni 50. Quando sono entrata in questa stanza ho provato una fortissima emozione. Tutte le altre abitazioni erano crollate, ma qui era rimasto "quasi" tutto intatto. Una famiglia qui avrà vissuto la sua quotidianità, una donna avrà "cucinato" per i suoi cari e avrà preparato anche qualche "preziosissimo" caffè. In questi borghi ha vissuto per anni della gente che ha lottato quotidianamente con "Madre Natura" per sbarcare il lunario, senza luce, e spesso senza acqua corrente, cibandosi prevalentemente di qualcosa frutto esclusivo delle propria fatica e del proprio sudore. Solo le castagne infatti qui cadono come manna dal cielo ... per il resto la Liguria è una terra difficile, specie nell'interno. Se dalla terra vuoi ricavare qualcosa devi per forza utilizzare i terrazzamenti, le nostre famose e caratteristiche "fasce". La Liguria è tutta ripida e scoscesa e i contadini di una volta erano dei veri "maghi" nel ricavare della terra coltivabile da un monte, creando quei muri a secco così perfetti e "perduti", perduti perchè pochissimi oggi sarebbero in grado di riedificare. E' un'arte andata perduta così come quella del "parlare dialetto". La nostra generazione forse amerebbe parlare il zeneise ma i nostri genitori ci hanno in toto privato di quest'eredità perchè per anni è stata assimilata ad IGNORANZA... ma quale grande cultura è più preziosa del mantenimento delle proprie radici e usi antropologici. Stiamo veramente perdendo qualcosa d'importante!!!! Ma tornando ai "muri a secco", quando li vedo non posso fare a meno di "commuovermi". Non sto esagerando. Sono frutto di fatica, assemblati da mani sapienti e pazienti, senza l'ausilio di cemento, questi muretti erano vita perchè permettevano all'acqua di scorrere, alla terra di "respirare" , agli uccellini di nidificare e alle lucertoline di trovare un riparo... resistenti e perfetti. In questi borghi le persone vivevano solo di quello che ricavavano dalla terra e dai loro preziosissimi animali. Per avere contatti umani dovevano camminare per ore, giorni nel bosco... e ciò avveniva non solo per piacere ma soprattutto in caso di necessità, come cercare un dottore, acquistare qualcosa o andare a seppelire "un caro". Chissà che "freddo" avranno sentito durante gli inverni veramente bui e quanto "sudore" avranno versato nell'estate per portare qualcosa in tavola. Camminando per queste mulattiere abbandonate non sono riuscita a non immedesimarmi ed è stata una sensazione commovente. Anche il mio bisnonno visse da queste parti, si recava qui per raccogliere le foglie che servivano da lettiera nella sua stalla. Avrà conosciuto questa gente? Quante volte avrà percorso queste mulattiere? Si sarà fermato forse in questa cucina? E' incredibile l'ululato di quelle radici che sai di possedere ma che non hai mai potuto vedere dall'alto della chioma del tuo albero.
 
Comunque osservando questi borghi alla fine ho avuto la mia solita sensazione che di fronte alla potenza della natura noi siamo solo pulviscolo. Quanta fatica hanno compiuto queste persone ad edificare queste case e a rendere l'ambiente circostante vivibile... eppure una volta abbandonato il tutto la Natura ha ringlobato ogni cosa. Gli agenti atmosferici hanno eroso le abitazioni facendole crollare e quelle intatte sono state quasi interamente fagocitate dal verde, ricoperte di edera, gli usci sprangati dai rovi... dai tetti al posto dei comignoli fumanti fuoriescono tronchi arborei con vaporose fronde... La Natura è una divinità non possiamo negarglielo... tutto nasce da lei e tutto torna a lei. Scusate la ripetitività!!!
Il consiglio del giorno: osserviamola dunque questa Natura, rispettiamola e impariamo qualcosa.
La farfalla per esempio (vado orgogliosa di questa foto scattata oggi!!!)
... la farfalla è un bruco, ma sa evolversi, per farlo lotta ma poi diviene bellissima... vive poco... ma vive libera... Buona notte!!!!

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