sabato 24 febbraio 2007

Lettura di una fotofobica

La fotofobia di cui parlavo nel post precedente non mi ha impedito di ultimare la lettura di codesto libello:

L'edizione non è propriamente la stessa, ma rende comunque l'idea! E' un bel romanzo ma devo ammettere che il connubio medioevo-fantascienza mi ha non poco prevenuta, non essendo una patita del secondo genere. Tuttavia superati i miei limiti mentali ho iniziato ad appassionarmi alla sua lettura più o meno dalla metà del tomo. Più volte mi sono ritrovata ad esclamare ad alta voce, senza veli linguistici, "che bastardo!". Questo gentil epiteto, è stato da me coloritamente rivolto, in più riprese, al protagonista del romanzo: Nicolas Eymerich, di professione inquisitore. La teoria esposta dall'autore non è davvero niente male, quasi credibile, dal momento che ogni giorno la scienza ci rivela che non esitono magie, ma che il mondo è solamente creato e mantenuto da leggi fisico-chimiche. Tuttavia non mi ritengo a tal punto antropocentrista da credere che ogni componente dell'immaginario umano sia la materializzazione delle nostre menti... preferisco continuare a pensare che folletti, fate e dei godano di propria autonomia.

Riporto qui sotto alcune frasi che mi hanno colpita.
In primis ho trovato molto interessante questa descrizione del medioevo:

"Tutta la città è piena di crocefissi, di sacre immagini, di chiese, di richiami evangelici. Un giorno qualche cronista esaminerà questi reperti e penserà che il nostro secolo fosse tutto dedito alla contemplazione di Dio. mentre noi sappiamo benissimo che in chiesa vanno solo le donne, e neanche tutte, che la maggiorparte dei monaci si dedica al libertinaggio, che quasi tutti i curati hanno delle amanti, che l'alto clero parteggia per la nobiltà o per il re trascurando tranquillamente i propri doveri. Ne convenite?"

poi ho trovato una grande verità, per altro molto Attuale, in questo dialogo:

-... quale compito attribuite alla Chiesa oltre che la cura delle anime?
- Imporre il proprio ordine.... in questi tempi l'anarchia regna ovunque. La Chiesacattolica, apostolica e romana è rimasta l'unico vero impero. Il solo capace di rinnovare gli uomini e di condurli fuori da quest'epoca di follia.
-...Tutti coloro che hanno preteso di rinnovare gli uomini hanno sempre finito per ucciderli, perchè non si conformavano al loro modello...

e infine ecco uno pezzetto della bellissima confessione di una seguace del culto di Diana:

"...Diana è la dea della fertilità, del contatto con la terra, del profumo dei boschi, della luce lunare. La dea degli istinti, opposta al Vostro Dio maschile, freddo e ragionevole. Con Diana le donne, che voi tenete schiave, torneranno a correre nelle foreste come un tempo, a partorire per loro stesse e non per voi... Ma tu cosa vuoi capire? La tua Chiesa ha sempre cercato di annullarci, di piegarci, di strapparci alla natura. E' un mondo gelido che non vogliamo più... la donna è abituata a vivere con la natura e i suoi cicli. Sa creare la vita... Voi avete paura della luna, le donne no..."

 quest'ultimo passo mi ha dato molto da pensare perchè mi ha confermato mentalmente quello che credo, ovvero che la Magia femminile risiedesse tutta nella simbiosi con la Natura ed è in quella direzione che ci saremmo dovute liberare e emancipare e non nella direzione sbagliata travisata dal Femminismo... ovvero nel perseguire a tutti i costi un'emulazione comica e  mal riuscita del Modello Maschile,  alla ricerca di un  potere che alla fine non è il nostro ma che, al contrario, ci ha nuovamente schiavizzate  ad indossare una nuova maschera che non ci appartiene e che non è il nostro vero volto.
Bene ... vi saluto e da  Fotofobica resto ancora un po' nei secoli bui "Il labirinto delle streghe" è la prossima lettura...

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