venerdì 2 febbraio 2007

Lettura ed osservazione celeste


Ho terminato di leggere "I gemelli Fahrenheit" e non nego che sono rimasta un po' stupita... i motivi sono tre. 1) Michel Faber (l'autore) mi sta veramente sorprendendo, non ho letto un suo libro uguale all'altro... in ognuno di essi il tema conduttore è certamente quello di un'umanità non pura ma decisamente pscicotica, tuttavia i generi divergono. Infatti mentre il "Petalo cremisi e il bianco" mi ha ricordato un po' nello stile un romanzo ottocentesco, "Sotto la pelle" mi è sembrato quasi fantascientifico e questi racconti sono tutti uno diverso dall'altro. 2) I racconti mi hanno scioccata perchè descrivono con estrema naturalezza  il vero modo di agire di molte menti, senza velare la narrazione con falsi patetismi o buonismo, per questo da un lato li ho trovati troppo crudi ma dall'altro ho avuto l'amara consapevolezza che fossero incredibilmente "veri". 3) L'ultimo motivo del mio stupore è riconducibile a me stessa... non avevo mai letto un libro intero di racconti. Ebbene si, amo il racconto come genere, e in passato mi sono anche dilettata a scriverne, ma non ho mai avuto la costanza di leggerne una raccolta intera... in questo caso ci sono riuscita (sono 17)! Un difetto del libro a mio parere è che ogni racconto potrebbe essere il capitolo iniziale di un romanzo... quando si arriva al punto finale infatti si avverte un senso d'incompletezza, si vorrebbe leggere un seguito e al contempo si è troppo amareggiati per ipotizzarlo. Sconsigliato altamente alle persone sensibili e facilmente impressionabili.
Stasera su Genova splende un cielo sublime... le stelle brillano meravigliosamente nitide, a guardarlo così non si direbbe  un cielo danneggiato dallo smog. Ieri abbiamo raggiunto i 22 gradi... che amarezza! Oggi tutti i giornali riportavano la sofferenza che stanno subendo alberi come i castagni destinati forse presto a perire... Una domanda sorge spontanea: è da quando sono nata che si discute di effetto serra e buco nell'ozono, eravamo ben consapevoli di quello che stavamo facendo eppur abbiamo continuato, perchè stupirci adesso? Non bisogna piangere sul latte versato ma chinare il gobbone e raccoglierlo. In questi primi giorni di febbraio si festeggia la Candelora, Imbolc... gli Antichi Romani celebravano i Lupercalia, feste di speranza e purificazione (il nome stesso di Febbraio deriva dal latino e significa "purificare") speriamo di mettere dunque in atto  le consapevolezze che stiamo finalmente acquisendo cercando di purificare per davvero questa nostra Terra.

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