venerdì 24 agosto 2007

La temuta vigilia di compleanno

Ebbene anche quest'anno annovero ferite riportate alla vigilia del mio compleanno. Non so se è un fattore psicologico o meno... ma ormai è impensabile per me di arrivare al 25 agosto completamente indenne!!! Ci rido sopra perchè non è mai accaduto nulla di grave, ... fortunatamente ...,  però in questi 29 anni, che io mi ricordi non c'è stata una volta che io non mi facessi male prima di compiere gli anni. Proverbiale fu un 24 agosto che mi cadde un pesante vaso di vetro in testa frantumandosi in mille scheggie ... risultato un bel bernoccolo!!! Sempre nella stessa data, mentre mi recavo a buttare la spazzatura venni aggredita da un cane che mi morsicò la caviglia! Un anno finì al pronto soccorso per un mezzo svenimento in pieno centro cittadino, poi ci fu quella volta che rischiai di essere quasi operata di appendicite... insomma la vigilia del mio compleanno è per me decisamente rischiosa e chiudermi in casa a nulla vale!!! Oggi annovero tre piccoli incidenti:
1) mi sono schiacciata un dito al lavoro, tra un faldone e il bordo semitagliente di una scrivania: ho la punta del mignolino con un piccolo segno nero violaceo
2) mi si è rotto un pezzetto di dente ... fortunatamente l'ultimo in fondo... già devitalizzato
3) pochi minuti fa, dopo una grattatina alla schiena, mi sono scorticata un bel neo... con conseguente fuoriscita di sangue
... e dire che oggi, conscia di tutto ciò, sono stata particolarmente prudente...
Va beh... sono viva e stò invecchiando questo è ciò che conta.

Ho già ricevuto tanti bei regali, sia dai miei genitori che dalle amiche e ne sono molto contenta perchè ognuno di essi è molto prezioso e pensato, è stato fatto con sentimento, pensando a me, a ciò che mi è utile, mi rende serena o che si sposa bene con la mia personalità. Insomma sono felice!!! Domani sera festeggierò con le persone che amo  e nel frattempo  le ferie sono incominciate... 

martedì 21 agosto 2007

Il posto delle fragole

Titolo: Il posto delle fragole
Titolo originale: Smultronstallet
Regia: Ingmar Bergman
Sceneggiatura: Ingmar Bergman
Data: 26/12/1957
Paese: Svezia
Durata: 91’
Attori principali : Victor Sjostrom (dottore), Ingrid Thulin (nuora), Naima Wifstrand (madre), Gunnar Bjornstrand (figlio), Bibi Andersson (Sara), Max Von Sydow
Fotografia: Gunnar Fischer
Premi: Orso d’oro a Berlino, Golden Globe come miglio film straniero, premio critica a Venezia, candidato all’oscar per miglior sceneggiatura.
Trama :
Il professore e noto medico Isak Borg ha 78 anni, vive con la paziente governante Agda ed ha una brillante carriera alle spalle. Per i suoi meriti professionali deve essere insignito di un prestigioso premio accademico e festeggiare così il suo giubileo professionale. La cerimonia si svolgerà a Lund, città che Borg dovrebbe raggiungere in aereo partendo da Stoccolma. Durante la notte tuttavia egli è vittima di un sogno angoscioso, in cui si ritrova a passeggiare in una strada completamente deserta e immersa nel silenzio più assoluto. L’unica presenza in questa via onirica è un uomo, privo di volto, che si accascia al suolo, gli orologi sono privi di lancette, un carro funebre si schianta contro un lampione facendo cadere e aprire la bara in esso contenuta. Nel cadavere che afferra la sua mano, il professore riconosce se stesso. Turbato da questo incubo, si sveglia e decide di partire in automobile anziché servirsi dell’aereo. In questo percorso lo accompagna la nuora Marianne. Durante il tragitto il medico decide di sostare presso un luogo legato ai ricordi della sua giovinezza e, mentre la nuora si concede un bagno nel lago, lui rievoca il suo primo amore: Sara, che dedita alla raccolta delle fragole lo tradì baciando suo fratello. La rievocazione di questa fanciulla si concretizza in un volto, presente e reale, una ragazza sbarazzina appare improvvisamente dinnanzi ai suoi occhi, anche lei si chiama Sara e sta viaggiando verso l’Italia con due amici, Anders e Viktor.  L’allegria e la spensieratezza dei ragazzi, i discorsi profondi e sinceri di Marianne, l’incontro con una coppia (marito e moglie) litigiosa e infelice, la visita all’anziana madre saranno tutte “tappe” fondamentali del viaggio introspettivo del dottor Borg. Queste esperienze di “vita vissuta” lo indurranno al ricordo del passato e all’analisi del suo inconscio, per mezzo del sogno, fino alla meta finale: la conversione con se stesso e con il mondo, la presa di coscienza dei suoi errori, del suo egoismo radicato e della freddezza che lo hanno condotto ad una triste solitudine, la speranza di essere ancora in tempo a porre rimedio a tutto ciò.
Recensione:
Il “Posto delle fragole” è forse il più famoso film di Ingmar Bergman. Questa pellicola donò immediatamente prestigio e notorietà al regista che venne osannato dalla critica. La sceneggiatura nacque durante un periodo di inattività di Bergman, era in ospedale per degli accertamenti e vi dovette sostare a lungo a causa di un’ulcera. Per realizzarlo il regista ci mise tutto se’ stesso e s’impegnò forse anche troppo, infatti ne uscì con un forte esaurimento nervoso.
Bergman dichiarò spesso di essersi ispirato per il protagonista alla figura di suo padre, tuttavia in Isak Borg ritrovò alla fine se stesso, perfino nelle casuali iniziali del nome. Questo dunque è un film autobiografico ma non solo nel descrivere il personaggio principale, il suo creatore non è solo Isak Borg, ma anche il marito/figlio terrorizzato dalla paternità, i ragazzi che discutono per l’esistenza di Dio, l’orrido marito che litiga, denigra ed è denigrato dalla moglie. 
 L’attore principale è Vistor Sjostrom, un’icona del cinema svedese, un maestro per Bergman. Morì poco dopo le riprese del film. Il regista stesso rimase impressionato da come s’impadronì perfettamente del ruolo: “ Victor Sjostrom prese la mia storia e la fece sua, la riempì con le sue esperienze, il suo dolore, la sua misantropia, la sua brutalità, i suoi dispiaceri, la sua paura, la sua solitudine”.
Nel prologo del film, Borg recita un breve monologo in cui descrive se stesso e la sua famiglia, ascoltandolo con attenzione si delinea già perfettamente il personaggio che quest’uomo andrà a rappresentare:
I nostri rapporti con il prossimo si limitano per la maggiorparte al pettegolezzo a una sterile critica dell’altrui comportamento, questa constatazione mi ha lentamente condotto a isolarmi dalla cosiddetta vita sociale e mondana. Le miei giornate trascorrono in solitudine e senza troppe emozioni. Ho dedicato la mia esistenza al lavoro e di ciò non mi rammarico affatto…….. sono un vecchio cocciuto e pedante e questo fatto rende la vita difficile sia a me che alle persone che mi stanno vicine”. 
Anche Marianne è un bellissimo personaggio, una donna solare e dolce seppur al contempo schietta e malinconica, che si scopre a poco a poco, svelando il segreto che l’affligge: il marito sempre più simile al padre, l’ha posta ad operare una scelta troppo gravosa tra il suo amore e la possibilità di far nascere il bimbo che porta in grembo. E’ proprio dalle dure parole di Marianne prenderà il via il “viaggio introspettivo” di Isak Borg.  Interrogata dal suocero infatti la nuora rivela, senza falsità, cosa pensa di lui “Lei non è altro che un vecchio egoista non ha riguardo per nessuno e in vita sua non ha ascoltato che se stesso, si cela dietro ad una maschera, un paravento di bonarietà e modi molto raffinati ma è solo un perfetto egoista, anche se tutti la definiscono un amico dell’umanità, noi che la conosciamo da vicino sappiamo chi è e non ci può ingannare”. Ecco dunque il tema pirandelliano della maschera: da ogni incontro con i suoi pazienti trapela rispetto, ammirazione e devozione verso il dottor Borg, ma ciò non avviene con i suoi cari a cui da e da cui ottiene solo freddezza. Ad una carriera esemplare corrisponde una vita fallita.
Altri personaggi fondamentali sono i tre ragazzi che acquisiscono significato soprattutto se confrontati con Borg e Marianne, nello stridente contrasto tra la loro allegria, parlantina e freschezza e i silenzi pensosi (seppur diversi) dei due personaggi “adulti”. Anche dal punto di vista religioso i due ragazzi sono spesso in lite tra loro per un  profondo e acceso dibattito sull’esistenza o meno di Dio, mentre Marianne e Borg non hanno dubbi in merito e recitano quasi in coro “la sua presenza è indubbia e io la sento in ogni fiore e in ogni spiga… 
Quello del dottore è quindi un viaggio catartico all’interno di se stesso. Il vedersi attraverso gli occhi degli altri, l’incidente con la coppia in eterno reciproco tormento, la visita angosciosa alla madre/morte gli lasciano intravedere tutti suoi fallimenti, il vuoto la solitudine, mentre la presenza della nuora e la freschezza dei ragazzi gli aprono la via alla riconciliazione. Un’antitesi lampante dunque rende chiara la giusta direzione di intraprendere, lo stesso contrasto si verifica tra la dolcezza del ricordo e l’inquetitudine degli incubi dettati dall’inconscio, incubi eloquenti, surreali, significativi come il tradimento della moglie che si sente incompresa o l’esame universitario da ripetere perché ignorava che il primo dovere di un medico fosse chiedere perdono. L’inconscio è sincero, la pena per il suo comportamento è la Solitudine. Finalmente Borg comprende i suoi errori e il film si conclude bene! Dopo aver salutato i ragazzi che riprendono il loro viaggio, aver quasi coccolato la nuora, cercato finalmente un dialogo con il figlio e trattato finalmente con dolcezza la sua governante Borg può concedersi un sonno sereno sognando i suoi genitori che in un bel paesaggio naturale immerso nella quiete lo salutano con le mani levate.
I simbolismi del film sono abbondanti, ma tutti chiari, sicuramente i principali sono le fragole e gli orologi privi di lancette. Le fragole, che in Svezia costituiscono l’emblema assoluto della Primavera, vengono qui a significare l’infanzia, la gioventù, la purezza … e cadono a terra rovesciandosi nel momento in cui si perde l’innocenza. Gli orologi senza lancette, che compaiono sia nel primo sogno sia tra gli oggetti posseduti dalla madre rappresentano la “fine del tempo a disposizione” 
Il messaggio finale che vuol donarci questo film è che la redenzione (religiosa o no) avviene per ogni uomo attraverso la condivisione dell’amore e la comprensione del prossimo. “Esiste per tutti un posto delle fragole, un luogo dove rimane intatto l’incanto dell’infanzia, l’io che eravamo, con la semplicità, l’autenticità e le speranze di quando la vita era davanti, un luogo, che forse c’è ancora dentro o fuori di noi, dove qualcuno può metterci davanti uno specchio e farci vedere quello che siamo diventati, quello che abbiamo perduto, quello che forse possiamo ancora ritrovare.”

domenica 19 agosto 2007

Voglia di ferie

La voglia di ferie cresce in un quantitativo proporzionale al loro avvicinarsi. Quest'Estate sta volando e lavorare fino adesso è stata davvero dura... specialmente per i turni stressantissimi e faticosi a cui è stato sottoposto il consorte: è talmente stanco che sta iniziando anche ad essere sonnanbulo :(( ...
In questi giorni ho tuttavia pregustato un po' l'aria vacanziera. Sia a Ferragosto che il 17 siamo stati in campagna e lì ho avuto modo di raccogliere una grande quantità di nocciole e prugne. Con quest'ultime, insieme al ribes, ho preparato una deliziosa marmellata, già utilizzata come ingrediente in una crostata. Prevedo di riservare presto lo stesso trattamento alle more ... AHHHH LA VITA COUNTRY!!!

Sarò ripetitiva ma nulla mi ricarica come liberare i sensi nel bosco: l'udito che si coccola al frusciare delle chiome arboree mosse dal vento, dallo scricchiolare dei passi sulle prime foglie secche, dai versi di animali celati; l'olfatto inebriato dall'odore della terra umida (così simile a quello dei funghi); la vista che si perde nel verde e nelle ombre e che scruta il suolo alla ricerca di invisibili porcini; il gusto che si disseta con una mora rubata ad un rovo; il tatto che "rabbrividisce" accarezzando il muschio, che avverte il potere di un albero sfiorandone la corteccia....  e il Sapere che si gongola nel riconoscere il nome e le proprietà di piante e fiori per poi intristirsi poco dopo nella scoperta di un'ignoranza che non appena giunta a casa verrà colmata sui miei preziosi libri o erudita dal mio papà ....

... Non vedo l'ora che arrivi il 25 agosto... da piccola facevo il conto alla rovescia perchè questa era la data del mio compleanno e ogni volta il suo raggiungimento significava ESSERE PIU' GRANDE oggi invece desidero ardentemente il suo arrivo per andare in ferie e perchè no...  ritrovare in esse sensazioni BAMBINE!!!

lunedì 13 agosto 2007

A Genova il tempo è uggioso, c'è fresco e il cielo è plumbeo. Chi mi conosce sa che questo è il mio clima ideale... un bel clima autunnale!!! Mi sto già sfregando le mani sperando che tutto ciò comporti la nascita copiosa di porcini, galletti e cumbette... che coglierò in maniera copiosa durante le mie ferie. Ho proprio bisogno di un po' di vacanza, di staccare la spina dal lavoro e di trascorrere qualche ora serena con mio marito senza l'assillo dei turni che gli squillano minacciosi sul cellulare!!! Ho bisogno di natura, di "perdermi" nei boschi, di organizzare gite, dormire serena senza l'assillo di alcuna sveglia.... insomma sono stanca!!! La mia assenza dal blog in questi giorni non è solo giustificata dall'estate, dalle voraci letture, dagli impegni... ma anche dal fatto che ogni volta che mi connetto al computer scopro un nuova minaccia: Connessioni che si creano da sole (es: Connection e Global Internet) e comparsa di siti visitati nella cronologia che mai nessuno qui in casa visitò ( esempio a.wataboutadog o a.whataboutarabbit) sto apportando grandi ( e anche rischiose) modifiche nel mio pc per contrastare tutto ciò ... ma sembrano alla fine procedimenti invani, così come sono completamente inutili tutti gli antivirus in commercio e/o gratuiti che sono incapaci di svolgere degnamente il loro compito. Così mi sono adirata e cerco di connettermi il meno possibile... e se lo faccio è per cercare una soluzione!!!!

sabato 4 agosto 2007

Aggiornamento

Rapido aggiornamento (soprattutto fotografico) per colmare i buchi dovuti alla mia assenza. Non sono sparita!!!!
Lo scorso fine settimana non ho aggiornato il blog perchè sono stata qui:


valle d'aosta 3
valle d'aosta 2
valle d'aosta
ovvero in Valle D'Aosta. E' stata una bellissima gita in compagnia della mia collega Luisa. Ci siamo molto divertite.... escludendo il viaggio di ritorno in cui il pullman faceva fumo e andava ai 20 all'ora!!! Ma non mi stupisco perchè è proprio un periodo in cui mi porto dietro il mio bel bagaglio di "sfortunella".

Altro evento degno di nota è stata la presenza dei "Velieri" nel Porto Antico di Genova:

amerigo vespucci
ecco alcuni particolari dell'Amerigo Vespucci!!!

Sul lavoro, nonostante in molti siano in ferie, è un periodo intenso, di riunioni e decisioni e io sono un po' stanchina ho bisogno sempre più di rilassarmi due settimane con il mio maritino!!!
Per quanto riguarda l'articolo pubblicato sul giornale non ci sono news, vi ringrazio ancora per la solidarietà, ho inviato una lettera al direttore e non so nemmeno io se attendere o desiderare che vi siano sviluppi.
In questo momento quello che desidererei maggiormente è un bell'acquazzone se ciò si verificasse non indugerei a comportarmi esattamente come narrai qui l'anno scorso.... ovvero andrei sul terrazzo a ballare scalza sotto la pioggia!!! La natura ha veramente SETE!!! .... a proposito di natura volevo qui condividere alcuni piccoli eventi che si sono verificati nei miei vasi sul balcone:
PRIMO: "La forza devastatrice di un bruco":
bruco
eccolo qui. Costui dopo una bella metamorfosi si tramuterà nella farfalla notturna AUTOGRAPHA GAMMA..... ma allo stadio attuale ha un immenso potere distruttivo, sono bastati tre esemplari per farmi destare un mattino e trovare il mio limone completamente privo di foglie.... fagocitate da questi esseri che normalmente amano le bietoline!!!!
SECONDO: per la serie "i miracoli di Madre Natura" ..... si possono qui ammirare i Geometrismi di cui Essa è capace:
bocciolo campanula
un magnifico PENTAGONO.... pronto a mutarsi in un sinuoso fiore: LA CAMPANULA

campanule