martedì 9 aprile 2013

My diary

Eccoli qui i miei diari... o forse dovrei dire ecco qui LA MIA VTA, scritta tutta nero su bianco... anzi non sempre in nero visto che ho sempre amato le penne e i pennarelli colorati. In realtà qui ci sono circa 18 anni su 35 ... Ne potrei avere mooolti di più visto che io ho scritto "IL DIARIO" da quando di anni ne avevo 8. Certo all'epoca erano frasette in grafia gigante, ma via via la grafia divenne calligrafia, le frasette piccoli temi fino a mutazione compiuta. A quattordici anni poi la crisi mistica, il ginnasio da superare con le sue difficoltà, una rabbia e un po' di depressione adolescenziale e tutti i miei scritti finirono nel saccone della "rumenta"... almeno oggi li avrei reciclati ... managgia. Sì dico managgia perché sarei davvero curiosa di ri-leggermi a otto, dieci, dodici anni e vedere cosa pensavo, quali i miei sogni e le mie priorità. 
L'altro giorno riordinando li ho visti... tutti lì ordinati nell'armadio... stavo per commettere lo stesso errore... volevo buttarli anche pensando che ora ho un figlio... ma mio marito me lo ha impedito ricordandomi che "me ne sarei pentita". E così ho stoppato tutte le letture letterario-libresche e piano piano mi sto ri-leggendo... ripercorro ogni giorno stralci della mia vita, passi del mio cammino. Mi rendo conto di aver rimosso tante cose, sia divertenti che spiacevoli, alcune ritornano vivede alla mia memoria come se guardassi una foto, altre sono piombate nell'oscurità. Molti amici mi hanno sempre ammirata o si sono stupiti sulla mia capacità di ricordare gli eventi e i particolari ... e io credo che questa mia caratteristica dipenda proprio dall'aver tenuto dei diari. Rileggermi sta diventando una droga... ne sto divorando uno dietro all'altro, come quei romanzi che piacciono tanto e di cui si vuol sapere la fine... ma qui la fine è l'oggi, l'adesso non vi è sorpresa... La sorpresa è nel vedermi crescere, cambiare, nello scoprire certi miei lati negativi e positivi, nel leggerne le conseguenze. In certi casi mi ritrovo a giudicarmi con distacco, come se quella non fossi io... ad essere annoiata da certe mie "fisse"... in altri casi vorrei tornare indietro e coccolarmi, consolarmi e consigliarmi. Però credo che a 35 anni sia un procedimento psicologico utile ri-vedere il proprio cammino, perché il passato è passato, ormai io SO vivere il presente... ma so anche che sono il frutto del passato e a riviverlo mi comprendo meglio.

 Sono diari di vari formato, Smemorande, quaderni, agende... Nella vita ne ho sempre tenuto parallelamente due, il diario intimo (quello che avrebbe dovuto essere sottochiave ma a cui la mamma una sbirciatina a volte la dava... e ormai non la biasimo nemmeno più) e il diario di scuola che poi divenne l'agenda... e poi la Moleskine. Il secondo di solito lievitava di giorno in giorno come la pasta madre... arricchito di foto, biglietti del cinema e di mostre, ricordi di viaggio.... a proposito qui in mezzo ci sono anche dei diari di viaggio (in America, in Canada e in Europa).
Da piccola, mi spronò papy a tenerlo e sempre papà denominò in modo canzonatorio questa mia mania "my diary"(pronunciato come si scrive) rifacendosi ad una gag di Montesano, che la Rai trasmetteva spesso quando ero piccola, in cui quest'attore impersona in modo buffo una lady inglese, che l'inglese lo parla in maccheronico.
Il cambiamento oltre che nei contenuti, nei sogni e nelle priorità è anche grafico e stilistico... oggi per esempio tengo una Moleskine grande che funge sia da diario che da agenda. 
Posso dire di avere fatto passi da gigante riguardo alla ricerca di una mia PACE INTERIORE, mi pongo decisamente meno problemi di un tempo!
Eccoli qui dunque i "my diary", iniziano davvero ad essere tanti... da ragazza pensavo che una volta morta li avrei lasciati all'associazione diaristica che li conserva ed accoglie tutti, non solo per i loro contenuti ma per il loro futuro valore storico-sociale... anche in questo sono cambiata... se mai li conserverò da vecchia li chiuderò tutti in un grande baule, in soffitta, in campagna.... magari lì saranno cibo per le tarme, magari un pronipote li leggerà e scoprirà chi era, nelle varie fasi della sua vita, la sua folle antenata.




3 commenti:

  1. Anche io ho un sacco di agente, dalla smemo alle moleskine, ma non ho mai il coraggio di rileggerle!

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  2. Cellulare malefico: non agente ma AGENDE!

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    1. ... il non preoccuparti di sopra era riferito a questo commento..... non so perché lo ha pubblicato lì :)

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