La giornata è iniziata con una talea di fico che viaggiava sul treno insieme a me e poi mi teneva compagnia sulla scrivania al lavoro... non ci credo che radicherà, ma il fatto stesso che io l'abbia colta in realtà rivela speranza...
La pausa pranzo è stata rigenerante, una pizzetta e una farinata con la mia Luisa, del tempo trascorso parlando lo stesso linguaggio, in un mondo dove a volte ci si sente (metaforicamente) stranieri.
... poi via via è stata tutta una degenerazione fino alla sera. Da cancellare... odio quella sensazione, come se ti "mordessero" il cuore... lo scotto di essere sensibili e la creazione inevitabile di nuove corazze...
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